Oggi vi presentiamo Giuseppe Ortenzi, comandante
Oggi siamo nella cabina di pilotaggio del Boeing 737-800 per presentarvi uno dei nostri comandanti: Giuseppe Ortenzi.
In questa occasione Giuseppe ci ha raccontato della sua grande passione e di come la sua determinazione e l’impegno hanno avuto un ruolo chiave nella sua vita. Curiosi di conoscere la sua storia?
Giuseppe, quando è nato il sogno di diventare pilota?
Ho sempre sognato di fare il pilota già da bambino. Ho consolidato questo desiderio dopo le prime esperienze di volo a bordo di aeromobili come passeggero.
Ho scelto di intraprendere questo percorso molto lungo già all’età di 13 anni frequentando l’istituto Tecnico Aeronautico di Stato che si trova a Roma per avere una formazione globale completa prima di intraprendere il conseguimento del brevetto commerciale di pilota CPL (Commercial Pilot Licence).
Una volta conseguita l’abilitazione specifica sul Boeing 737 (Type Rating), ho iniziato a volare come pilota di linea su questo aeromobile accumulando un’esperienza di volo decennale.
Ho inoltre fortificato il legame con Albastar dopo il raggiungimento del titolo di Comandante che esercito con estremo piacere e dedizione da circa un anno.
Che consigli ti senti di dare ai bambini/ragazzi che vorrebbero intraprendere questa carriera?
La mia esperienza personale è la testimonianza che se si vuole si riesce senza problemi a realizzare il proprio sogno.
Ovviamente questo lavoro richiede molto studio, concentrazione, tempo da trascorrere lontano da casa, ottima conoscenza della lingua straniera e una predisposizione ad operare i propri turni di lavoro in qualsiasi giorno e soprattutto in qualsiasi orario ovviamente in accordo alle “FTL” – Flight Time Limitations.
Il mio consiglio è quello di seguire le proprie passioni soprattutto perché chiunque come me può riuscirci.
Questo è esattamente ciò che consiglio ad ogni persona che mi chiede un’opinione.
La passione ci porta a fare molti sacrifici con piacere e ad affrontare i propri studi sicuramente con una marcia in più.
Questo lavoro inoltre ci regala in ogni sua fase molte soddisfazioni ad iniziare dal primo volo in aereo senza istruttore fino ad arrivare ad essere il Comandante di un aereo con la consapevolezza di aver superato molti esami necessari per portare a compimento una carriera lunga e difficile.
Tutto ciò è molto soddisfacente e può avere ottimi risultati soprattutto se l’impegno inizia già quando si è ragazzi dedicando molto tempo allo studio.
Sicuramente occorre molto impegno anche in altri aspetti come ad esempio la gestione della famiglia. E’ molto difficile poter gestire i propri affetti quando si è sempre lontani da casa per molti giorni soprattutto se si hanno dei figli molto piccoli.
La mia scelta è stata quella di trovare un modo di coordinare le mie attività familiari condividendo totalmente tutti gli aspetti lavorativi con mia moglie. In questo modo entrambi riusciamo a gestire al meglio le nostre due bambine di quattro e due anni restando molto in contatto nei giorni di mia assenza anche pianificando qualche momento da condividere insieme in accordo ai miei turni lavorativi.
Quando si diventa piloti professionisti e si ha una famiglia, con molta passione e determinazione, si riesce a gestire con impegno anche questo aspetto della nostra vita soprattutto perché quando iniziamo il nostro percorso per diventare piloti siamo consapevoli che probabilmente un giorno dovremo esercitare la nostra professione condividendola con la nostra famiglia.
Che consigli ti senti di dare alle mamme e ai bambini che affrontano per la prima volta un viaggio in aereo?
Sicuramente viaggiare con dei bambini soprattutto se molto piccoli è un’esperienza impegnativa per i genitori specialmente se non si ha una conoscenza approfondita delle operazioni di preparazione e svolgimento del volo.
L’unico problema di rilievo può essere il numero dei bagagli a mano che si trasportano con sé.
Il mio personale consiglio è quello di portare il maggior numero di bagagli da stiva in modo tale da poter alleggerire il peso che la famiglia ha al seguito durante la fase pre e post volo.
Per il resto c’è da dire che la maggior parte degli aeroporti sono dotati di aree giochi per bambini in modo da ridurre l’impegno dei genitori nelle attese pre volo, che la maggior parte dei vettori aerei effettuano operazioni di imbarco dando precedenza alle famiglie con bambini rispetto che al resto dei passeggeri al fine di agevolare i genitori e rendere più semplici le operazioni di gestione delle famiglie e negli aeroporti e negli aeromobili.
Giuseppe è vero che i bambini che volano con Albastar possono richiedere agli assistenti di volo il certificato del Battesimo del Volo che viene firmato dal comandante?
Durante un viaggio AlbaStar qualora fosse il primo volo, qualsiasi passeggero può richiedere questo certificato che riporta la data, il numero del volo con relativa partenza e destinazione e infine il tipo di Aeromobile assegnato al volo in questione. Il certificato viene poi sottoposto alla firma del Comandante & Responsabile di cabina. Al termine del volo viene consegnato al passeggero in segno di piccolo omaggio da parte di AlbaStar a titolo totalmente gratuito in ricordo del singolare evento.
È possibile per i bimbi visitare la cabina di pilotaggio e fare una foto con il comandante?
Si può consentire l’accesso ai passeggeri in Cabina di pilotaggio in gergo tecnico chiamata “Cockpit” nella fasi pre volo e post volo, ma viste le molteplici mansioni a cui l’equipaggio è sottoposto prima della partenza, generalmente al termine del viaggio si può disporre di maggior tempo da dedicare agli ospiti per una breve visita alla cabina di pilotaggio. Durante questa fase è possibile conoscere il Comandante, il primo ufficiale e qualora se ne avesse voglia è possibile scattare una foto ricordo con entrambi. Nella fase di “cabina sterile”, ovvero dopo la chiusura delle porte per la partenza fino all’avvenuta riapertura al termine del volo, per motivi di sicurezza non è possibile consentire l’accesso in Cockpit tranne che ai soli membri di equipaggio.
Si può chiedere al responsabile di cabina quando si ritenga opportuno, di poter visitare la cabina di pilotaggio al termine del volo.
La professione del pilota è da sempre considerata molto avvincente e suggestiva: permette di solcare infiniti cieli e vistare il mondo ma non è tutto qui. Scegliere di diventare un pilota significa svolgere una professione dove è richiesta un’alta dose di motivazione e un forte autocontrollo oltre che l’assunzione di molte responsabilità.